L’essere nell’A.M.A.S.I permette di donare, ma anche di ricevere tanta serenità e la gioia di un sorriso.
A mio avviso l’essere soli, il non poter esprimere e ricevere un amore disinteressato rappresentano la disabilità più grave e più pericolosa.
Pericolosa perchè tale solitudine spesso incattivisce.
L’A.M.A.S.I. è un efficace antidoto alla desertificazione dell’anima.
Il sorriso degli ammalati, il loro affetto, la loro capacità di tornare bambini, la serietà del loro impegni nei momenti di formazione, la capacità di sopportare gli immancabili disagi rappresentano la forza vitale che riesce a sprigionarsi in ognuno di noi, quando ci sentiamo persone capaci di donare e ricevere
affetto.

Conclusioni e pensieri dell'autore del Libro: "A.M.A.S.I. Dieci anni di servizio ai sofferenti".