La storia

Questa è l'AMASI (Associazione Mariana Assistenza Sollievo Infermi)


L'attesa, i dubbi, le paure, l'incanto, lo stupore, la gioia, la commozione sono gli stati d'animo che può sperimentare chiunque partecipi alle attività dell'AMASI.
Associazione in movimento, in costante crescita perché capace di dare un senso ed una prospettiva alla sofferenza.


Ma come nasce l'AMASI nella nostra Diocesi?

Il Presidente Nicola Ferrara, impegnato già in giovanissima età nel consiglio della sottosezione di Benevento dell'UNITALSI (Unione Nazionale Italiana Trasporto Ammalati a Lourdes e Santuari Italiani), dal 1993 si faceva promotore di una serie di iniziative per gli ammalati della Valle Telesina.



Alcuni fedelissimi della segreteria sottosezionale

In preparazione del Natale, infatti, già da Ottobre un gruppo di volontari si riuniva una volta a settimana per preparare dei quadretti con l'immagine della Madonna Delle Grazie, da regalare agli ammalati, alla fine del pranzo.
Molto significativa fu anche la Pasqua del 1994 ed, infine, ad Agosto si riuscì ad organizzare una settimana di ritiro spirituale presso il convento Madonna Delle Grazie di Cerreto Sannita.
Nel 1995 si faceva sempre più pressante il desiderio di una maggiore autonomia organizzativa. Questo portò a fine Settembre del 1996 ad un incontro programmatico tra i vertici direttivi dell'UNITALSI ed un gruppo di persone, tra cui Nicola Ferrara, Di Pinto Annunziata, Durante Lupangelo, Rapa Cristina, Simone Silvana, Sagnella Lorella, Pengue Raffaele, Verrillo Maria, Di Leone Maria Grazia, Civitillo Veturia, Fusco Maria, Fanfulla Giovanni, Ciarleglio Salvatore, Padre Valentino Parente. 

A metà Luglio del 1997 Nicola Ferrara, non più componente del direttivo dell'UNITALSI, e con un gruppo di volontari organizza un pellegrinaggio a Fatima e Lourdes, toccando anche Parigi.
Il pellegrinaggio, svoltosi dal 14 al 27 Agosto 1997, fu anche l'occasione per riflettere sul da farsi.

PELLEGRINAGGIO A LOURDES E FATIMA
14 - 27 agosto 1997

14 agosto 1997.

Già da diversi giorni, nella piccola sede del "Gruppo Volontari Mariano", quello che sarà poi l'AMASI, fervono i preparativi per un pellegrinaggio molto atteso: Lourdes e Fatima. Come tappa ricreativa è stata inserita Parigi, con escursione al parco giochi "Eurodisneyland".
Nella sede dell'Associazione, allora in un seminterrato di via Massarelli a Telese, cominciano ad accumularsi un po' di provviste: acqua, vino, caffé, biscotti, tovaglioli, bicchieri e quanto si ritiene possa essere utile nei 14 giorni di pellegrinaggio. Tra l'altro, all'ultimo momento, fanno la comparsa anche alcuni grossi vassoi di... peperoni ripieni, che subito vengono sistemati tra scatole e cartoni, per poi ricomparire e scomparire definitivamente... al momento del bisogno. Il tutto per ammortizzare un po' la spesa che si sarebbe certamente aggiunta durante il viaggio.

Finalmente nel primo pomeriggio del 14 agosto si parte alla volta di Parigi.
Una giornata intera fu dedicata alla visita al parco giochi Eurodisneyland, ove, cosa molto bella, agli ammalati e loro accompagnatori, venivano risparmiate le lunghe file di attesa. Tutti ci si è divertiti molto, trascorrendo una serena e gioiosa giornata di sole.
Molto bella anche la visita guidata alla Chiesa del Sacro Cuore, alla famosa Reggia di Versaille, e, cosa molto emozionante, la salita, con l'ascensore, sulla Torre Eiffel, con tutti gli ammalati.

Stupendo il panorama che si godeva da quell'altezza (e pensare che ci siamo fermati solo a ridosso del primo grande arco di ferro!).
Infine, da Parigi si parte per Fatima, con pernottamento a Iribar. Si approfitta per una degustazione della famosa sangria, classica bevanda spagnola a base di vino e frutta.

Inutile raccontare le conseguenze...

Finalmente dopo un viaggio di oltre mille km, fatti quasi... tutto d'un fiato, si giunge a Fatima, credo la meta più attesa. Difficile descrivere le emozioni che si leggevano sul volto di tutti, soprattutto di quelli che vi giungevano per la prima volta, come il sottoscritto.
Fatima, come Lourdes e pochi altri, è luogo privilegiato della presenza di Maria. Qui la Vergine Santissima, nel 1917 apparve per diverse volte a tre pastorelli, Lucia, Giacinta e Francesco, invitandoli alla recita del rosario quotidiano e ad offrire sacrifici per la conversione e la salvezza dei pectori. Qui, nell'apparizione del 13 giugno, la Vergine Maria insegnò ai Pastorelli quella giaculatoria diventata così cara anche a noi:

"Gesù mio, perdonate le nostre colpe, preservateci dal fuoco dell'inferno, portate in cielo tutte le anime, specialmente le più bisognose".
Oltrepassati i primi cancelli, si entra nella grande piazza: si respira un clima di silenzio, raccoglimento, preghiera... Sparsi qua e là gruppetti di persone che pregano il Rosario, altri, pregando e avanzando in ginocchio,
fanno il "percorso penitenziale": oggi un nastro di marmo che dal fondo della piazza porta verso la Cappella della Madonna. Quello stesso percorso che Lucia fece in ginocchio, ovviamente tra sassi e spine, per chiedere alla Madonna la guarigione della mamma.

Alla cappella si alternano la recita del Rosario, l'Eucaristia, e momenti di preghiera silenziosa. Molto emozionante la celebrazione Eucaristica e la processione della Madonnina a cui ha partecipato il nostro pellegrinaggio, durante la quale c’ è stata data la possibilità, oltre che di guidare parte del Rosario, di offrire alla Madonna, una bella tovaglia d'altare, tutta lavorata a mano. Altro momento vissuto intensamente, la Via Crucis, guidata da una Suora, e animata, a turno, dagli stessi ammalati. Un percorso che ci ha condotto anche ai vari luoghi delle apparizioni dell'Angelo ai tre Veggenti................ e concludendo la Via Crucis sul Calvario ove e si trova una semplice ma splendida Cappellina.
Indimenticabile la visita guidata alla casa dei Veggenti: poche camere, a piano terra, in cui viveva tutta la famiglia. Nel giardino di una di queste casette ci è stato possibile attingere anche fresca acqua da un pozzo, lo stesso da cui la attingevano i Pastorelli per le loro famiglie.
Dopo alcuni giorni a Fatima, con un po'di nostalgia, si riprende la via del ritorno con destinazione Lourdes.
Il viaggio è animato da canti e preghiere ed emozioni che si condividono fraternamente.
Giunti a Lourdes, dopo la sistemazione nelle camere, ci si affretta subito verso la Grotta: in tutti sembra quasi ci sia la nostalgia di incontrarsi di nuovo con la dolce Madre del cielo. Lungo il percorso, tra i tanti negozi che espongono la loro merce, mescolati tra la folla che avanza nella stessa direzione, con passo veloce, come se si stesse andando ad un appuntamento,  non ci si astiene dal comune chiacchiericcio, ma quando si varca il cancello di ingresso e man mano che ci si avvicina alla Grotta, in tutti prevale un devoto silenzio, che ci prepara al momento emozionante di ritrovarsi di nuovo sotto lo sguardo amoroso della Vergine. Il grande spazio antistante la Grotta, sempre affollata di pellegrini in preghiera, sembra una cattedrale a cielo aperto; gli occhi di tutti sono rivolti verso un unico punto, quel punto che nel 1858 attirò l'attenzione e gli occhi di Bernadette Soubirous, e da dove la Madonna si rivelò come l'Immacolata Concezione.
Inginocchiati davanti alla Grotta, insieme a tanti altri pellegrini, ognuno versa nel grembo della Madre celeste le proprie lacrime, confida le proprie preoccupazioni, a Lei affida le gioie e le sofferenze della vita, a Lei raccomanda quanti, tra amici e parenti, hanno chiesto un ricordo e una preghiera ai Suoi piedi.
Come a Fatima, anche a Lourdes il Pellegrinaggio si presenta con un dono da offrire alla Madonna; un segno che voleva esprimere le preghiere e l'amore dei partecipanti e di tutti coloro che si erano ad essi raccomandati per un ricordo; e così all'ora stabilita ci si avvia tutti verso la Grotta portando a spalle un grosso cero di circa 60 kg, che viene sistemato tra gli altri ceri e acceso tra emozioni e preghiere.
Molto atteso anche il momento del Flambeau: la suggestiva fiaccolata che parte dalla Grotta e si snoda su tutta l'Esplanade, a cui partecipano migliaia di pellegrini. È bella la partecipazione diretta nel corteo, ma altrettanto emozionante partecipare anche da sopra la Cripta: si offre alla vista uno spettacolo unico; migliaia di fiammelle che si agitano e avanzano, una lunga scia di luci che, giungendo davanti alla Basilica, muovendosi a zig-zag, comincia ad assieparsi fino a formare un mare di luci...
Con la stessa emozione del flambeau e della visita alla Grotta si partecipa anche alla Via Crucis; un percorso già faticoso e tortuoso per una persona sana, molto più per gli ammalati. Personale e volontari si danno da fare, si alternano nello spingere le carrozzine o accompagnare i vari ammalati che hanno preso parte al pellegrinaggio; con spirito di sacrificio e di collaborazione si giunge al termine del... Calvario e ci si ferma per una foto ricordo davanti all'ultima Stazione: un antrone naturale nella roccia e una pietra rotonda, scolpita a mo' di ruota, posta a lato dell'apertura...
Intanto anche i giorni riservati per la visita a Lourdes volgono al termine.

In qualcuno prevale la nostalgia della Grotta e ci si accorda per una visita... notturna alla Madonna, da un cancelletto, di solito aperto, a monte del santuario. Ma quando, verso le h 3,00 di notte scendiamo alla Grotta, grande fu la sorpresa e la gioia nel vedere che... non eravamo soli: la nostalgia aveva spinto alla Grotta anche altri pellegrini. Si approfitta, non essendoci la folla del giorno, per passare lentamente sotto la Grotta, ci si sofferma davanti alla buca scavata da Bernadette dalla quale scorre acqua abbondante, si fa scivolare la mano e si poggia la fronte sull'umida roccia ai piedi della Statua; ancora uno sguardo alla Madonna: preghiere, lacrime, riflessioni, propositi, gratitudine e sentimenti di lode invadono il cuore di ognuno. Sembra che non ci si voglia più allontanare, attratti da quel luogo così pieno di mistero, reso ancor più suggestivo dal gorgheggiare del fiume Gave che scorre a pochi metri, testimone silenzioso di un così grande mistero e di tanti prodigi avvenuti davanti a quella Sacra Immagine...
Intanto cominciano a spuntare le prime luci dell'alba e l'orario della partenza si avvicina... Un ultimo sguardo alla Madonna, alla Grotta, ai ceri che ardono sul grande candelabro, si riempie l'ultima bottiglia d'acqua alle fontanelle... e via.
Dopo due giorni di viaggio, con pernottamento a Savona e sosta a Firenze, si arriva finalmente a casa. Sul volto di tutti si legge la gioia di una così bella esperienza e la voglia di rimettersi al più presto di nuovo in viaggio per un altro momento simile.
Giunti a Telese, è impossibile trattenere l'entusiasmo; amici e parenti che sono giunti a prelevare i pellegrini vengono presto contagiati dalla gioia e dall'emozione. Erano passati solo due settimane, ma si era creato un clima di solidarietà e di fraternità che sembrava conoscersi da sempre. Anche questo è frutto del pellegrinaggio. Ancora una volta si realizza l'espressione di quel canto: "Ubi caritas, Deus ibi est: Dove c'è amore, lì c'è Dio!
A ritorno da Fatima  Nicola così scriveva a Sua Ecc.za Mons. Mario Paciello:                                                                  
"Nella certezza di operare nell' Amore  e per l' Amore di MARIA , alcuni anni fa e dopo molte perplessità organizzative, che nulla hanno a che vedere con la volontà di voler amare il prossimo cosi come Gesu' ha insegnato, ci siamo costituiti legalmente agli inizi di Settembre 97 nel gruppo di volontariato con la definizione di "Gruppo Volontari Mariano" col  recapito e la sede in Telese Terme alla via Massarelli n2.


E' nostra volontà di vita operare nella capacità di mente e nella purezza di cuore verso tutti coloro che fanno richiesta di aiuto.
Il nostro vivere quotidiano, il nostro operare nel volontariato da molti anni, hanno  radicato in noi una moralità, un fervore cristiano ed una scelta di vita , proiettata verso coloro che di noi hanno bisogno e dai quali tanto insegnamento di vita e di amore riceviamo.
Le nostre attuali attività ed i nostri incontri settimanali, ci danno la certezza di essere accompagnati in  tale operosa volontà da tutti i nostri cari, mogli, mariti , figli , e per molti oltre che approvazione, è anche condivisione e partecipazione.
Vorremmo ancora di più avere certezza e forza per operare al meglio in questa nostra scelta di vita, ed è per questo che ci sentiamo nel dovere di chiedere la Vostra approvazione e benedizione per poter meglio svolgere le attività nella Diocesi di CERRETO SANNITA-TELESE-SANT’AGATA DEI GOTI.
Quello che ci ha spinti a parlare, confrontare, penare, ma alla fine ad amare , è certamente D I O ed in questa realtà abbiamo voluto unire le nostre, forze concentrandole in un gruppo con lo scopo  di voler amare il prossimo facendosi portare per mano da MARIA, la nostra madre celeste.
Tutti insieme e col bagaglio della nostra vita vissuta tra le sofferenze degli ammalati, le perplessità dei giovani in cerca di verità, le richieste di amore degli anziani, Ci presentiamo a Lei per chiederle un riconoscimento ed un approvazione, affinchè il nostro operato possa sbocciare con maggiore
meraviglia di D I O.
Questa richiesta, per l'intensità e la verità con la quale gliela chiediamo, è da
paragonare a quella che un figlio può rivolgere ad un padre quando di lui ha bisogno.
Il chiederle la Sua amorevole benedizione  ed approvazione, oltre che per il nostro ESSERE, è indirizzato al nostro VOLERE e per l'intento di noi tutti,  un nome è solo segno di Identificazione, non certo segno di scelta di vita.
RivolgendoVi l'attenzione di tutto il nostro operato, vogliamo , facendoci conoscere in elenco, darLe forza per meglio farci comprendere nella qualità e volontà di svolgere un dovere cristiano e debitorio nei confronti di quanti nel silenzio delle labbra, ma nella viva richiesta di uno sguardo a noi si rivolgono.
La viva speranza di ricevere la vostra fondamentale approvazione  e benedizione, animerà i nostri incontri settimanali di viva certezza di operare per il bene e a testimonianza di amore".
Nasce così il GRUPPO VOLONTARI MARIANO, la cui sede viene inaugurata il 13 settembre del 1997 in via Massarelli 2 a Telese Terme.

DAL GRUPPO VOLONTARI MARIANO ALL'A.M.A.S.I.

Il 25 luglio del 1998 il Gruppo Volontari Marianio accoglie il nuovo Vescovo: S.E. Mons. Michele De Rosa, cui Nicola rivolge le seguenti parole:

"CARISSIMA ECCELLENZA”

ci presentiamo a voi come un gruppo di volontari, che ha come punto di partenza la preghiera e il voler vivere cristiano e come scopo la gioia e la serenità degli ammalati, ponendo alla base del loro operato l'amore per i fratelli attanagliati dalla sofferenza fisica e spirituale e mortificati dalla solitudine".
S.E. il Vescovo, Mons. Michele De Rosa, avrà un ruolo essenziale nella nascita della Associazione Mariana Assistenza Sollievo Infermi (A.M.A.S.I).
L'08 dicembre del 1998, infatti ne promulga il Decreto di Costituzione
Il 01 ottobre del 1999 il Consiglio Direttivo dell'AMASI, eletto dall'assemblea generale, si insedia ufficialmente, alla presenza di S.E. Mons. Michele De Rosa. I.
Quale sia la capacità organizzativa e di movimento di tale associazione la si può intuire dando uno sguardo alle molteplici attività che l'AMASI ha organizzato in questi dieci anni.
A testimonianza dell’entusiasmo che ci h sempre sostenuti e del desiderio di lavorare sempre meglio in favore dei nostri disabili e malati, abbiamo voluto riassumere le attività svolte in questi primi 10 anni di vita associativa.
Gli incontri in sede si sono svolti settimanalmente per i primi anni di mercoledì e negli anni seguenti di martedì.
Durante questi incontri abbiamo celebrato mensilmente una celebrazione eucaristica.
Abbiamo tenuto, altresì, periodicamente, incontri di formazione per il personale, uno dei quali tenuto da sua Ecc. Mons. Michele De Rosa, atti a preparare tecnicamente ed umanamente i volontari che operano nell’Associazione.
Allo steso modo si svolti incontri di catechesi che preparano spriritualmente i volontari ed i disabili.
Ma, come si dice, dopo il sacro il profano…
Infatti, oltre a questi incontri che purificano l’animo e preparano l’uomo, si sono svolte, in sede, anche attività ludiche.
Ogni martedì, in modo alternato, si sono svolte attività ricreative quali:

  1. l’esecuzione di lavoretti insieme con i nostri fratelli disabili;
  2. la visione di films, generosamente offerti dal cinema Modernissimo di Telese Terme;
  3. attività teatrali, cabarettistiche, canore e di danza improvvisate dai nostri soci;
  4. partecipazione al progetto “Scuole Aperte” con l’ITCG Marzio Carafa di Cerreto Sannita, per sensibilizzare i ragazzi al mondo del volontariato.
  5. festeggiamenti di compleanni, onomastici e ricorrenze varie.

Oltre queste attività svolte in sede, abbiamo realizzato anche ca. 30 Giornate Sociali prevalentemente nei paesi di Telese Terme ( dove ogni anno viene celebrata l’apertura dell’anno sociale), Castelvenere, Melizzano, San Lorenzo Maggiore, Arpaia, Forchia, Solopaca, Civitella Licinio, Cusano Mutri ed infine, ma non per minor importanza, Gioia Sannitica paese nel quale si trova la parrocchia di Don Giuseppe Oropallo, nostro Assistente Spirituale.
Queste giornate si aprono con l’accoglienza, da parte delle parrocchie e delle amministrazioni locali, dei nostri fratelli disabili della Diocesi. Dopo l’accoglienza viene celebrata la S. Messa, di solito presieduta dal parroco locale o dal nostro Vescovo.
In genere, il ricavato dalla questua in Chiesa viene generosamente devoluto dai parroci alla nostra Associazione.
Dopo la celebrazione Eucaristica ci si trasferisce nei locali messi a disposizione dalle parrocchie o dai comuni dove viene consumato il pranzo di solito allietato da canti e balli.
Ma il contatto con le parrocchie prosegue organizzando incontri di catechesi e raccolte di fondi che servono per sostenere le varie attività e pellegrinaggi che l’Associazione organizza durante l’intero anno sociale.
Queste parrocchie sono:

  1. La Cattedrale, la parrocchia di S. Martino il Convento della Madonna Delle Grazie in Cerreto Sannita
  2. GUARDIA SANFRAMONDI
  3. PONTE
  4. SAN SALVATORE TELESINO
  5. AIROLA
  6. MOIANO
  7. VALLE DI MADDALONI
  8. DUGENTA
  9. AMOROSI
  10. CASALE DI FAICCHIO
  11. MASSA DI FAICCHIO
  12. FAICCHIO
  13. AUDUNI
  14. SAN LORENZELLO
  15. PIETRAROJA
  16. SANTA CROCE
  17. PRESTA
  18. PALMENTATA
  19. BAGNOLI
  20. CAPITONE
  21. S. SILVESTRO
  22. S. PIETRO
  23. S. TOMMASO
  24. LAIANO

Oltre questi eventi organizzati nelle parrocchie, abbiamo svolto numerose uscite di una sola giornata in luoghi e Santuari limitrofi come i pellegrinaggi a Pompei, al santuario di Montevergine, a San Giovanni Rotondo, a Pietrelcina (con la visita del rinomato presepe vivente), a Casapesenna, a Castelpetroso, al santuario di S. Gerardo Maiella, al santuario del volto Santo a Napoli, le diverse Udienze con il Santo Padre a Roma, le uscite alla costiera Amalfitana, alla reggia di Caserta, a Bocca Della Selva e tante altre.
Oltre a questi pellegrinaggi ed uscite giornaliere, l’A.M.A.S.I. organizza anche pellegrinaggi ed uscite di diverse giornate.
Ogni anno, infatti, organizza il tanto bramato pellegrinaggio a Lourdes in treno bianco. Si calcola che in questi 10 anni di attività, l’A.M.A.S.I. abbia portato nella terra di Bernadette ca. 2 mila persone.
Ogni 2 anni viene organizzato il pellegrinaggio a Fatima in pullman dove, oltre a visitare la tanto venerata terra dei 3 pastorelli, vengono visitate anche numerose città e santuari francesi e spagnoli.
Ogni fine agosto  viene realizzato un campo di fraternità dove i disabili e i volontari vivono diversi giorni in perfetta simbiosi, condividendo gioie e dolori.
Fino a qualche anno fa questo evento veniva organizzato al Convento della Madonna delle Grazie di Cerreto Sannita, invece, negli ultimi 2 anni ci siamo spostati in terre marittime come Cesenatico di Ravenna e Rodi Gargano.
Oltre ai due grandi pellegrinaggi esteri sopraccitati, annualmente organizziamo pellegrinaggi di diversi giorni, per rigenerare la nostra fede, in santuari di terra nostrana come il Santuario della Madonna delle Lacrime a Siracusa, il santuario Francescano di Assisi, il Santuario di S. Antonio a Padova, il santuario della Madonna Nera a Loreto, il Santuario di Collevalenza.
Durante i pellegrinaggi in questi Santuari abbiamo anche visitato le città turistiche vicine ad essi come Firenze, Venezia, Perugia, Ravenna, Napoli, Roma, Messina, Orvieto , Taormina, Noto e tantissime altre, tutte città oggetto di desiderio di molti disabili.
Gli incontri, la formazione sia sanitaria e soprattutto di catechesi, le giornate sociali, i viaggi verso i Santuari, i ritiri spirituali, la partecipazione alle varie manifestazioni sia festive che culturali rendono quest'Associazione viva vivificante e capace di donare gioia.
La meravigliosa gioia che nasce dal servizio viene sempre più stimolata da questa reciproca capacità di donare e donarsi, come vedremo dalle parole dei pellegrini.